Cesare Pavese

e i luoghi Pavesiani

A rendere immortale Santo Stefano Belbo è stata la penna di Cesare Pavese, intellettuale che attraverso le sue opere, in particolare con La luna e i falò, ha narrato la storia e le tradizioni di un paese rendendo eterne le persone e mitici i luoghi. Poeta, traduttore, editore e scrittore, è considerato uno dei più grandi e importanti intellettuali italiani del XX secolo.

L’eredità umana e culturale dello scrittore è custodita presso la Fondazione Cesare Pavese, nella suggestiva cornice di piazza Confraternita, nel borgo antico del paese. L’apertura quotidiana del Museo e la visita guidata sui luoghi pavesiani permettono la valorizzazione e la diffusione del messaggio dello scrittore a tutti i suoi visitatori, agli appassionati e agli studiosi di Pavese, attraverso un allestimento museale interattivo, una video-proiezione relativa al territorio e una alla vita privata e professionale dello scrittore, una serie di libri appartenuti a Pavese, alcune prime edizioni, molti libri con dedica e alcuni suoi oggetti personali. Inoltre, ogni anno si svolge il Pavese Festival, la rassegna che porta a Santo Stefano Belbo i grandi protagonisti della musica, del teatro e della cultura italiana, chiamati a confrontarsi con Pavese in un dialogo unico e intimo tra le persone, la letteratura, l’arte e le colline eterne, amate dallo scrittore. L’appuntamento annuale con il Premio Pavese omaggia invece la figura dello scrittore con cinque sezioni che ne rispecchiano la poliedrica attività: Editoria, Saggistica, Traduzione, Narrativa e, dal 2021, Poesia. Ai ragazzi delle scuole di tutta Italia è invece rivolto il Premio Pavese Ragazzi.



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Il mio paese sono quattro baracche e un gran fango, ma lo attraversa lo stradone provinciale dove giocavo da bambino. Siccome sono ambizioso, volevo girare per tutto il mondo e, giunto nei siti più lontani, voltarmi e dire in presenza di tutti: non avete mai sentito nominare quei quattro tetti? Ebbene, io vengo di là.